Regolamento della mobilità studentesca individuale

La mobilità dei giovani per l’apprendimento è promossa ed incoraggiata sia a livello nazionale che europeo.

Descrizione

Il ministero della Pubblica Istruzione riconosce il valore della mobilità studentesca individuale nella Riforma della scuola secondaria di secondo grado: “la frequenza, con esito positivo, di qualsiasi percorso o frazione di percorso formativo comporta l’acquisizione di crediti certificati che possono essere fatti valere, anche ai fini della ripresa degli studi eventualmente interrotti […] Le istituzioni del sistema educativo di istruzione e formazione riconoscono […] le esperienze formative […] e gli stage realizzati in Italia e all’estero anche con periodi di inserimento nelle realtà culturali (D.Lgs. 226/2005 art 1.)

Le norme che regolano gli scambi sono poche e lasciano spazio all’autonomia scolastica per disciplinare “gli adempimenti relativi alla carriera scolastica degli alunni […] il riconoscimento degli studi compiuti in Italia e all’estero ai fini della prosecuzione degli studi medesimi, […], la realizzazione di scambi educativi internazionali” (DPR 8 marzo 1999, n.275).

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